La massa monetaria M3 della zona euro ha segnato, nel mese di febbraio, un incremento su base annua del 2,8%. Un valore rilevante, specie se paragonato alla stima che invece si attestava sul 2,4%, ma anche alla percentuale del mese precedente che segnava il 2,5%. Se si osservano i dati su un periodo più lungo, nel trimestre da dicembre a febbraio le media è stata del 2,3% contro il 2% del trimestre precedente.
Ma questi non sono gli unici dati comunicati dalla Banca centrale europea. A fronte della crescita della massa monetaria va invece segnata una diminuzione della concessione di prestiti, che a febbraio è stata dello 0,7% contro lâ1,1% del mese prima. Un dato già più volte preso in considerazione che sottolinea come lâinteresse delle banche si stia sempre più orientando verso altre mete, come lo strumento del conto deposito da un lato e i prestiti a governi dallâaltro. E proprio questâultimo aspetto fa registrare un aumento 6% a fronte del 4,9% di gennaio. Soffrono invece le imprese che stentano ad ottenere credito: se a dicembre i dati segnavano un dato dellâ1,1% e a gennaio si registrava uno 0,7%, a febbraio il valore è sceso fino allo 0,4%.
Nessuna variazione, invece, per i prestiti alle famiglie finalizzati allâacquisto della prima casa. I mutui segnano infatti lâ1,8% in perfetta sintonia rispetto al mese precedente.
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