Banche, 7 migranti su 10 possiedono un conto corrente

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Cambia la realtà sociale e di conseguenza cambia il modo in cui le banche si approcciano al nuovo target di clienti. Dall’indagine del primo osservatorio sull’inclusione finanziaria dei migranti, realizzata da Abi e Cespi (Centro studi di politica internazionale), emerge che il 75% dei migranti possiede almeno un conto corrente presso un istituto bancario o presso le Poste. “Il nostro Paese – ha spiegato Giovanni Sabatini, direttore generale dell’Abi - ospita un’immigrazione strutturale e rilevante e alla luce delle dinamiche demografiche ed economiche, il suo trend di crescita appare evidente. I migranti sono diventati una realtà importante. Quasi 1,8 milioni di conti correnti del nostro sistema finanziario sono intestati ai nuovi italiani”. Anche se una fetta consistente sempre maggiore ha aperto un conto online o tradizionale, molti stranieri conoscono ancora poco il mondo bancario e scelgono di conservare il proprio denaro tra le mura domestiche. Per questo sono sempre più le banche che adottano strategie di inclusione per i migranti, creando sportelli ad hoc o prodotti pensati specificamente per le loro esigenze, come la possibilità di movimentare con l’estero a costi ridotti. Una delle operazioni più diffuse è infatti la rimessa, ovvero il trasferimento di denaro verso i luoghi d’origine. Nel 2011 l’incremento delle rimesse è stato del 12,5% in più rispetto all’anno precedente.

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Roberto S.

Laureato al Dams indirizzo musicale con una tesi di laurea in filosofia della musica, si divide tra la redazione di contenuti promozionali e la programmazione lato web per il mondo Linux e Microsoft. Nel poco tempo libero che gli resta trova anche il modo di suonare il sax.

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